Traslochi o allestimenti museali?

admin Allestimenti museali, BLOG

La domanda riportata nel titolo è d’obbligo per la particolarità della commessa che ci è stata affidata qualche settimana fa.

Tutto è cominciato qualche mese addietro. Dal centralino mi passano una chiamata, dall’altra parte del telefono un designer con una richiesta abbastanza comune, un trasloco di abitazione da Parigi a Venezia. Dopo il primo sopralluogo gratuito, la commessa si è presentata molto più complessa di quello che credevo.

In realtà non si tratta di un vero e proprio trasloco, aveva tutte le specifiche per essere annoverato tra gli allestimenti museali: una residenza in Canal Grande trasformata in un atelier ricco di oggetti di design, opere d’arte e arredi di gran pregio.

Una scelta singolare, da parte del committente, con l’obiettivo di mettere a frutto le occasioni offerte da una città come Venezia, famosa in tutto il mondo, per diffondere la propria idea di bellezza.

A commessa avvenuta, posso dire che si è trattato di un enorme trasporto di opere d’arte, arredi di gran pregio e oggetti di design, per un totale di 250 metri cubi di casse in legno di tutte le dimensioni, dalle piccole (contenenti vasellame) alle più grandi, con un massimo di 5 metri di lunghezza, per un metro e sessanta di larghezza, alta un metro, per un peso complessivo di 720 kg.

Ogni singolo oggetto è stato imballato in una cassa dedicata, per un volume tale da aver impegnato tre autotreni, che hanno fatto la spola tra Parigi e Venezia.

Dopo aver scaricato tutto a magazzino abbiamo dovuto affrontare la parte più difficile del lavoro: la consegna al secondo piano di un palazzo cinquecentesco, affacciato sul Canal Grande, con un unico accesso possibile era la trifora del salone principale.

Per riuscire in questa impresa abbiamo dovuto smuovere gli dei e i loro gregari: Poseidon, Tritone e tutta la flotta al completo.

Una volta a terra, ciascuna cassa di grandi dimensioni è stata imbragata da una gru montata su cingoli, una soluzione nuovissima nel suo genere, per sollevare le casse a un’altezza che superava i 10 metri, introducendo con il verricello ogni collo all’interno del palazzo, il tutto avendo a disposizione solo pochissimi centimetri.

L’ultima fase, la terza, è stata l’allestimento.

Una squadra specializzata ha provveduto a installare le opere e posizionare gli arredi di design, strasformando in meglio la natura cinquecentesca del palazzo.

A lavoro finito lo spettacolo che avevamo davanti era un capolavoro di arte contemporanea, assolutamente di rottura rispetto alla tradizione veneziana che vorrebbe un trionfo di stucchi, lampadari di Murano e affreschi.

Per rispettare i tempi di resa, rigidi, imposti dal committente, è stato necessario alternare due squadre, una di giorno e l’altra di notte, portando a termine un lavoro davvero colossale e risolvendo in tempo reale ogni difficoltà che si è presentata. Come se non bastasse, buio e condizioni metereologiche avverse, compresa l’acqua alta, non hanno remato a nostro favore.

Un lavoro del genere non ha nulla di standard, non esiste un’esperienza pregressa, solo se il gruppo é affiatato, competente e ben coordinato si può portare a termine, con successo, una commessa simile.

Adesso, posso rispondere alla domanda posta nel titolo, si è trattato di un allestimento museale e non di trasloco.

 

Giampaolo Bertaggia

AD Traslochi Express