Si sa, il modello economico del nostro Paese è decisamente singolare rispetto a quello dei partner europei. Qui l’impresa nasce come in qualsiasi zona dell’emisfero, si parte con il concetto di “intrapresa”, ma a differenza di altri sistemi, in Italia, tutto ruota intorno a un modello che, secondo una terminologia un po’ datata, viene definito domestic system, pochi brand di carattere internazionale che, ahimè, non possono neanche più essere definiti italiani, a fronte di un sistema basato su medie, piccole e micro imprese, appunto quelle a carattere “domestico”, tramandate di padre in figlio; come nel mio caso che, dai due fratelli fondatori, il testimone è passato a me, figlio e nipote.
Queste storie, che spesso sono vere e proprie imprese titaniche, fatte di grandi uomini che hanno creduto nella loro visione, attraversano generazioni. Alcune mollano il timone, altre risalgono la cresta dell’onda, in un continuo scambio di consegne, fatto di nuove sedi, trasloco di uffici, ampliamento del parco macchine, investimenti e tutela delle risorse umane. Vite intere, che hanno permesso al Veneto di essere uno degli assi trainanti del sistema economico italiano, con un approccio sempre pronto all’accoglienza e all’apertura verso nuovi modelli, fedeli a quella che fu la capacità di integrazione e la voglia di conoscenza di un nostro grande antenato: Marco Polo.
Sono riflessioni personali su cui mi capita di soffermarmi e riflettere, le immense potenzialità che abbiamo come modello economico che va a sistema; siamo capaci di mettere insieme piccoli pezzi, gli stessi che hanno permesso al grande esploratore di arrivare sul “tetto del mondo”, descritto così bene nel suo Milione.
Ognuno dà il suo contributo, grande o piccolo che sia, che si tratti di attraversare la Via della Seta o di trasportare plichi e archivi tra le calli della laguna, non ha importanza, a patto che l’obiettivo da raggiungere sia un fine comune.
Per questo sono molto soddisfatto di aver potuto offrire i miei servizi agli artigiani della CGIA di Mestre, per l’apertura e il trasloco dei vecchi uffici nella nuova sede di via Borgo dell’Oasi 4/2 (ex fornace Cavasin) a Noale. Una soluzione logistica, come ribadito dal presidente Roberto Bottan, che offrirà tutti i servizi, dalla formazione alla contabilità, per le aree produttive di Mirano, Treviso e Alta padovana, aree a vocazione prettamente commerciale e manifatturiera, che tanto mi ricordano le attività del mio conterraneo ed esploratore Marco Polo.
Giampaolo Bertaggia
AD Traslochi Express