Siamo nel secondo decennio del secolo scorso, tra il 1915 e il 1916, quando Albert Einstein stravolge il mondo della fisica: E = m · c2 . È bastata un’idea. Ma si sa, quelle vincenti hanno bisogno di avere migliaia e migliaia di informazioni “vecchie”, stratificate, fino a quando la stanchezza o la monotonia, chiamala come vuoi, prende il sopravvento e ci fa imboccare una strada nuova. Quando lo facciamo ci viene un po’ da ridere pensando a quello che eravamo e a quanto tempo avremmo risparmiato, se avessimo fatto quella scelta prima. Ma non sarebbe stata l’Idea, ma una semplice alternativa, meno di una miglioria.
Adesso, tornando alla nostra massa per la velocità della luce al quadrato, l’intuizione sconvolgente è che fino ad allora questi due elementi erano stati sempre presi in considerazione come distinti l’uno dall’altro, fino a quando l’uomo canuto, che la storia meglio ricorda, dice il contrario “sono facce della stessa medaglia”. Da qui il cambio di paradigma.
Ora, lungi da me inventare un nuovo concetto spazio-temporale, dopo il passato vissuto come giocatore di Tetris, provo a fare due riflessioni a bassa voce, anzi le scrivo, così azzero del tutto l’audio. Dall’esperienza come trasfocatore, posso dire che spesso capita, alle ditte di traslochi a Venezia, compresa la mia, di essere alle prese con un problema non da poco, nello specifico si tratta di capire quale mezzo/i serviranno per trasportare i metri cubi di mobili, suppellettili e altro di cui si compone lo spazio che andiamo a traslocare. L’occhio allenato, i metri cubi contati in fase di preventivo e anni di esperienza ci aiutano a risolvere quasi sempre il problema. Cosa diversa quando ci sono interi mobili e stanze, da smontare e rimontare nella nuova abitazione o ufficio, basta un collo in più o ante e fianchi di armadi alti 2,7 metri, come i soffitti standard delle case, che la motrice utilizzata non basta più. Purtroppo non è ancora venuto l’Albert Einstein della situazione che ha progettato autoarticolati telescopici, in grado di essere allungati o ristretti, a seconda dell’occorrenza. A questo punto, senza perdere di vista la nostra teoria della relatività, se la massa da traslocare è maggiore della capienza consentita dal mezzo, a rigor di logica dovrei aggiungere un altro camion, ma questo rischia di viaggiare mezzo vuoto, non alla velocità della luce, ma ai limiti consentiti dal codice della strada, con spese in più per il committente. Però, se M rimane M, C diventa la capienza del mezzo ed E la trasformo nel punto d’arrivo, posso comunque elevare al quadrato C, mi basta agganciare un rimorchio. Come volevasi dimostrare, la teoria è stata validata, con il risultato che, da oggi, il nostro parco mezzi conta anche un autotreno, composto di motrice e rimorchio, targato Nuova Traslochi Express. I vantaggi, in quanto si tratta di un mezzo versatile, sono tanti, tutte le volte in cui ti basta la motrice, parti e vai. Quando ti accorgi che lo spazio non basta, anziché incorrere nei problemi descritti sopra, agganci il rimorchio e in pratica raddoppi la capacità di carico. È come andare via con due motrici al prezzo di una.
Per fugare ogni dubbio, la differenza che c’è tra un autotreno e un autoarticolato (quello che in gergo si chiama bilico) è molto semplice: l’autoarticolato è capiente ma è “rigido” perché il pianale può essere lungo al massimo 13,6 metri e quindi c’è il rischio di viaggiare con spazio sprecato, invece, con l’autotreno puoi avere a disposizione 2 metri di spazio di carico in più e, soprattutto, se non serve puoi lasciare in deposito il rimorchio. Da non sottovalutare la lunghezza massima: 18,75 m per un autotreno, 16,5 m mentre per l’autoarticolato.
Senza tralasciare il fatto che, in zone anguste, con poco spazio per il carico e scarico, posso scaricare prima la motrice e poi il rimorchio, salvo casi in cui il trasbordo con mezzi più piccoli non sia necessario.
Giunti alla fine di questa nostra scelta, posso affermare con certezza che per individuare un partner per il tuo trasloco, tra le ditte di traslochi a Venezia, il parco macchine non è aspetto da sottovalutare.
La scelta del tuo trasfocatore non è mai un aspetto relativo.
Giampaolo Bertaggia
AD Traslochi Express